Il futuro del BIM, tra nuove funzioni e vantaggi operativi

Non solo alleato in fase di progetto, ma risorsa fondamentale per il facility management nella gestione dell’intero ciclo di vita di un edificio,
tanto nelle nuove edificazioni quanto per il patrimonio esistente. 

È dal 1987 che il BIM (Building Information Modeling) è parte del processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni, ma se all’inizio ha visto crescere il proprio successo strettamente in ambito progettuale, perché offriva la possibilità di costruire modelli geometrici tridimensionali, nel tempo il suo utilizzo ha abbracciato diverse discipline professionali e l’intero ciclo di vita del progetto.
Evoluzione che ha fatto sì che il BIM venisse usato nel settore edile tanto per la progettazione, quanto per la costruzione, coordinando le fasi di cantiere, sino al facility management e la manutenzione dell’edificio.

Il potenziale del BIM deriva, dunque, dalla possibilità di condividere il modello dell’edificio fra le varie figure professionali coinvolte nel progetto e nella gestione dell’immobile, che hanno uno strumento per dialogare anche da remoto ed essere aggiornati passo dopo passo sullo stato dell’edificio.
A monte, però, ci sono alcune condizioni da rispettare:

  • ragionare per obiettivi, in modo da modulare l’investimento e l’impegno in funzione delle reali necessità e in un’ottica di scalabilità;
  • essere consapevoli di quali figure professionali sono necessarie per coordinare e ottimizzare l’uso del BIM, partendo dal project manager e avendo come base l’apertura mentale e la flessibilità fra competenze specifiche e un’attitudine trasversale – fra discipline – all’innovazione e alla collaborazione fra i soggetti.

Un percorso in evoluzione, dunque, che deve prevedere un piano di formazione per i professionisti ma anche un cambiamento di sensibilità e di percezione verso la condivisione, l’attitudine all’innovazione e l’apertura mentale. Anche perché la strada è ormai segnata: dal primo gennaio 2019, infatti, l’utilizzo del BIM è obbligatorio per le opere pubbliche di importo pari a 100 milioni di euro; dal 2020 per i lavori complessi oltre i 50 milioni e, a scalare, sino al 2025 quando sarà obbligatorio per tutte le nuove opere.

Partecipa al webinar interattivo ‘Il futuro del BIM, tra nuove funzioni e vantaggi operativi‘, il prossimo martedì 13 ottobre.

La partecipazione è GRATUITA previa registrazione e soggetta a conferma da parte della segreteria organizzativa.

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Il webinar è una diretta streaming a cui è possibile partecipare gratuitamente, previa iscrizione. A partire dalle ore 09:45 del giorno stesso sarà possibile accedere all’evento online tramite il link inviato via mail dalla Segreteria Organizzativa, assieme a tutte le indicazioni sulla registrazione e la modalità di accesso.

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